GIANNI SASSO

La Mia Storia

31 MARZO 1986
la data che ha cambiato la mia vita

Nasco ad Ischia l’8 novembre 1969.

Come la maggior parte dei bambini il calcio è la mia grande passione, amavo giocare a pallone, tuttavia ad appena sedici anni, esattamente il 31 marzo 1986, resto coinvolto in un incidente stradale che stravolge la mia vita.  Lo scooter su cui viaggiavo insieme ad un caro amico fu travolto da un’auto: il forte impatto mi recide di netto l’arto inferiore sinistro all’altezza del terzo medio, in pratica quasi tutta la coscia fin quasi all’inguine.

Nonostante la drammaticità dell’evento con il ricovero d’urgenza, il decorso post operatorio ebbe un risvolto sorprendente. La mia grinta e la voglia di vivere ma soprattutto il forte desiderio di continuare ad alimentare la mia passione per il calcio, insieme alla vicinanza ed al sostegno di mio padre e all’affetto dei miei inseparabili amici, mi portano ad imparare a giocare con l’uso delle stampelle.

Ha inizio per me una nuova vita.

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I limiti sono solo nella nostra mente

2004

Conseguo il patentino di Allenatore di calcio a cinque: inizia un’escalation di attività e successi sportivi.

 

2008

Partecipo alla New York City Marathon, tagliando il traguardo in 5h 5’ 44” – Record del Mondo per la mia categoria.

 

2009

Partecipo alla Chicago Marathon ed è nuovamente record in 4h 38’.

 

2012

Corro la Maratona di Amsterdam: un nuovo World Record, il cronometro segna 4h 28’ 38”.

L’eco dei mie risultati arriva al CSI (Centro Sportivo Italiano) che mi spinge a costituire la prima Squadra Nazionale Italiana Calcio Amputati. Indosso la maglia  azzurra della Nazionale Italiana e disputo il Campionato Europeo in Turchia vincendo la medaglia di bronzo.

Successivamente conquisterò il Titolo di Campione Italiano con l’ottavo posto al Mondiale di Londra.

 

2013

Arriva la convocazione più bella, quella della Federazione Italiana Triathlon. Inizio ad allenarmi nelle tre discipline del nuoto, della corsa e del ciclismo: nel mirino metto le Paralimpiadi di Rio 2016.

 

2016

A 46 anni parto per Rio de Janeiro per realizzare il mio Sogno Olimpico. Gareggio al fianco di grandi atleti e paratleti, chiudendo al 9° posto nella disciplina del Triathlon.

 

2018

Metto lo zaino sulle spalle per l’impresa più emozionante della mia vita: il Camino di Santiago. Un percorso di 350 km molto impegnativo in condizioni climatiche spesso sfavorevoli, ma che mi ha visto arrivare alla meta.

Nello stesso periodo vinco due Campionati Italiani con il Vicenza Calcio Amputati, una SuperCoppa e nel 2019 conquisto anche il titolo di capocannoniere del Campionato Calcio Amputati.

 

2019

Sono nuovamente ai nastri di partenza della Maratona di New York, ancora più determinato e accompagnata dalla mia splendida compagna Luana Pezzuto.

Sempre nel 2019 collaboro con la Leadership Academy del famoso mental Coach Roberto Cerè e divento testimonial di “Sport senza frontiere”, per tendere la mano ai bambini emarginati aiutandoli concretamente attraverso la raccolta fondi in occasione di eventi.

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